Primo mese in Italia dopo sei mesi in Costa Rica

Sarà il buon cibo di cui ho sentito la mancanza, ma Cara Italia, mi sembri ancora più bella di prima

02 giugno 2023

Il primo mese di rientro in Italia è stato abbastanza pieno. I parenti da salutare sono sempre tanti e devo ammettere che al contrario dell'andata, ho risentito parecchio del jetlag. La prima settimana ero talmente narcolettica che mi bastava toccare una superficie piana per addormentarmi.

Il primo week end libero sono andata a fare una camminata in montagna, a Finero in Val digezzo situata in Piemonte. La natura ci ha fatto diversi regali, rospo comune, un orbettino, un cervo, diversi girini.. insomma la fauna in Costa Rica è sicuramente esotica e spettacolare ma anche in Italia non ci possiamo proprio lamentare.

La settimana dopo invece mi sono spostata al Sud, destinazione Erice in Sicilia dove ho partecipato ad un convegno sul gioco. Il titolo del convegno era proprio: "Play and Evolution of creative societies" e come potete intuire per 4 giorni consecutivi abbiamo parlato di gioco!

E' stato un vero onore conoscere tra i più grandi esponenti di questo campo come Sergio Pellis e Burghardt, il cui nel 2005 ha definito 5 linee guida per identificare il gioco:

  1. Non ha una funzione ben definita in relazione al contesto;

  2. E’ spontaneo e intenzionale;

  3. E’ esagerato;

  4. Ha pattern ripetuti, ma non stereotipati;

  5. Si verifica solo in condizioni di libertà, quando l’animale si trova tranquillo e a suo agio.

E' stato interessantissimo e sono stati approfonditi diverse sfere legate al gioco in tantissime specie animale. Abbiamo parlato di gioco tra specie diverse, osservando video di una tartaruga e un gatto giocare insieme, polpi giocare con oggetti e come i bambini tramite il gioco di finzione ossia fingendo di essere arrabbiati riescono a provare, esercitarsi in determinati sentimenti, come l'arrabbiatura, in contesto sicuro (la finzione del gioco).

Anche la seconda uscita in montagna (nei dintorni di Mandello, Lago di Como) è stata parecchio generosa e ci ha permesso di incontrare una stupenda vipera proprio sul percorso. Questi serpenti sono facilmente distinguibili perchè hanno una testa a forma triangolare e a punta, con un corpo tozzo e una coda corta e rastremata. Sono caratterizzati da una ghiandola che è capace di produrre un veleno che ha un'alta concentrazione di acqua, questo veleno può effettivamente causare delle complicazioni ma in Italia non abbiamo vipere dal morso letale!

A breve mi aspetta un calda estate lavorando con cavalli e bambini.. non vedo l'ora di iniziare e tornare nella mia bella Toscana!

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